Normalmente la gente che si trasferisce a vivere all'estero tende a parlare solo dei lati positivi e non dei lati negativi. Il perché te lo ha spiegato bene a/rm.
Aggiungo solo che le persone che vivono all'estero si fanno già un'immagine molto positiva del posto in cui andranno a stare. Parlarne male è un po' come venir meno a questo "amore" nei confronti del luogo prescelto.
riguardo la domanda che hai fatto non è facile rispondere.
Internet è pieno di siti di italiani che vivono all'estero e in effetti moltissimi di questi parlano del Paese d'adozione come di un luogo paradisiaco.
Considera però due cose:
1. molti di questi si trasferiscono per conto di aziende e quindi rimangono all'estero per pochi anni.
2. hanno uno stipendio più che dignitoso e spesso l'azienda gli fornisce allogio e contatti vari in caso di emergenza. In alcuni casi ci sono indicazioni dettagliatissime per tessera sanitaria, patente internazionali e assicurazioni varie.
3. moltissimi provengono da luoghi non certo famosi del nostro Paese.
Io conosco una dozzina di siti di italiani e mi sono accorto che erano quasi tutti dipendenti di aziende italiane all'estero, militari della nato, persone con contatti in america o sponsorizzati da aziende del posto.
In altre parole nessuno di questi è partito da zero quindi la loro esperienza non è obiettiva, è estremamente fallace e pregiudiziale.
detto questo. come si vive? dipende se vieni trasferito da un'azienda in cui lavori già, se parti dda zero, se ti trasferisci per amore e magari sposi una persona del luogo, se hai già contatti.
dipende dal reddito che hai, dal luogo in cui vai. da tantissimi fattori.
una cosa però te la posso dire. non esiste Paese perfetto. non esiste il paradiso in terra e esistono ovunque tu vada tanti ostacoli.
Inoltre andare all'estero partendo dda zero equivale a rinascere.
cambiare ambiente, stile di vita, lavoro, dieta, rapporto con gli altri.
se non conosci la lingua in cui vai è dura. molto dura.
se in Italia sei disoccupata e te ne vai all'estero senza conoscere bene la lingua già va bene se non ti sbattono a lavare le scale o a servire la birra nei pub (è capitato ad una mia amica in Irlanda!) con paghe non certo dignitose.
se vuoi conoscere il luogo in cui vorresti andare affidati sempre all'eesperienza di chi ci vive da molti anni o - ancor meglio - da chi ci vive da sempre.
scoprirai tante cose che nessun italiano ti racconterà. scoprirai anche che la corruzione, i disservizi e la sporcizia esiste non solo nel nostro Paese e la paura della delinquenza è qualcosa di internazionalee.
una mia amica francese una volta mi disse: beato te che vivi in Italia, dove vivo io la città è un porcile, il clima fa schifo e di romantico non ci è rimasto più nulla. vuoi sapere dove vive? a Orly, ad un passo da Parigi. Ho pensato. va be sarà una zona periferica ma lei si rifferiva proprio a Parigi città il luogo in cui lavora. Lei lavora in un istituto per lo studio del francese per stranieri in una zona non lontano dal trocadero.
Mi ha detto che farebbe carte false per venire in Italia e mi ha elencato una serie di disservizi della capitale: traffico caotico, luoghi romantici invasi da orde di turisti, rifiuti sparsi nei parchi, topi che girano nelle vie più caratteristiche del centro.
sarà un caso? avrei detto lo stesso di Torino o di Roma.
un'altra vive negli Stati Uniti è americana. Non mi ha parlato di qualcosa in particolare mi ha detto solo che è imbarazzata a parlare di un luogo (45 km da new york) in cui vi sono solo centri commerciali e interminabili quartieri pieni di villette tutte uguali. Ha concluso dicendo che tutto il mondo è Paese e questo Paese - aggiungo io - ha diversi problemi, spesso gravi, altre volte lievi.
in america la burocrazia è rapida ma macchinosa, puntigliosa.
c'è delinquenza, una sorta di nazionalismo a tratti farsesco, totale mancanza di cultura umanistica, e diversi altri difetti.
La Gran Bretagna ha altri difetti. In tal caso posso solo indicarti le mete preferite degli italiani che conosco. Londra, cardiff, liverpool.
a detta loro si vive bene. sbirciando bene tra i vari siti in inglese scritti da inglesi ho rilevato che non si vive poi così bene. a londra la vita è cara, la delinquenza è in aumento e superiore all'italia. Vendono addirittura giacche antiaccoltellamento! e i reati di sangue sono in aumento. Prima viene Mosca e poi Londra in quanto a microcriminalità.
degli altri luoghi ho trovato giudizi diversi. tranquille le campagne, molto meno le grandi città. pulite le zone residenziali, sporche le case, luridi diversi block spesso nelle periferie cittadine (specie a londra).
insomma come ripeto: come si vive all'estero? dipende. dai soldi che hai dalla vita che segui, da come parti. se parti senza un soldo dipende dove vai.
Negli usa è facile trovare lavoro ma è anche molto facile precipitare nella china della povertà insieme al 43% degli statunitensi che hanno accesso ai fondi per gli indigenti.
riflettici